· Dal modello di autoanalisi Assilea molti spunti per
riflettere sulle politiche di prezzo talvolta praticate sul mercato.
· Il Modello di Autoanalisi Assilea
· Il Leasing ha ripreso a correre anche in Francia
· Una Banca Dati sui beni ex Leasing?
· Ponderazione ridotta del leasing immobiliare
· Centrale Rischi Associativa (CRA)
· Millennium Bug
· La Rassegna Stampa Assilea
· Vita Associativa
· Circolari
· Runioni
· Pareri
- Quale pu� essere considerato il prezzo giusto di unoperazione di leasing
oggi con la situazione di concorrenza esistente e con i tassi di provvista che gli
operatori pagano? Non � facile rispondere a una domanda di questo tipo perch� in realt�
il settore sta vivendo un momento complesso di cui � difficile interpretare gli andamenti
e le "verit�".
- Finch� si tratta di strapparsi le vesti sulla follia imperante sul mercato e sui
prezzi stracciati che gli "altri" fanno anche alla clientela meno qualificata,
tutti cantiamo all'unisono. Quando poi capita a noi di essere oggetto di critiche, allora
le giustificazioni sono spesso le pi� incredibili e scontate.
- Ma alla fine questi cori di lamenti lasciano il tempo che trovano, perch�
riflettono solo un approccio emotivo al problema del corretto pricing delle operazioni di
leasing, e pi� in generale a quello delle operazioni di credito a medio-lungo termine. Un
problema non semplice per svariate ragioni, prima fra tutte la natura - tipica appunto del
medio termine - di operazione a ricavi "chiusi" e predefiniti al momento della
stipula a fronte di costi "aperti", a manifestazione economica futura e - per di
pi� - difficilmente prevedibili.
- Nel tentativo di favorire l'avvio fra tutte le Associate di un processo di
autoanalisi delle proprie impostazioni costo/ricavo, l'Associazione, con il supporto
determinante di alcune Associate soprattutto Agrileasing e Locat, ha messo a punto con
pragmatismo e scientificit� un modellino su Excel che, senza pretendere di sostituirsi
agli strumenti di controllo di gestione aziendale, consente a ciascuno di effettuare le
simulazioni necessarie per verificare se i propri conti quadrano oppure no con i prezzi di
vendita delle operazioni di leasing praticati attualmente dalle proprie strutture
commerciali. Il modello (cfr. box) � stato presentato a Milano nel corso di un affollato
Leasing Forum e ha raccolto un coro di consensi. Ma � nei prossimi mesi che si vedr� se
esso � stato davvero capace di stimolare una riflessione ed una correzione di rotta nei
comportamenti quotidiani degli operatori. Se non altro nel monitoraggio scientifico ed
attento di tutti i propri costi, in particolare di quelli connessi alla misurazione del
rischio di credito e delle perdite ("attese" ed "inattese", come ci ha
illustrato il Prof. De Laurentis della Bocconi), sui quali l'Associazione prevede presto
di tornare a invitar tutti a ragionare ed a riflettere
- Torna Su
- Alla base del modello c'� un assunto: il valore attualizzato dei margini
finanziari generati dalla nuova produzione dell'anno deve quanto meno coprire tutti i
costi ad essa relativi. Ma quali sono i costi di cui tenere conto? Il modello analizza nel
dettaglio tre categorie di costi: il costo del capitale, il costo del rischio creditizio
ed i costi di struttura. Su questi ultimi, il modello adotta un'ipotesi
"semplificatrice" - a rigore valida solo nel caso di societ� di leasing "a
regime" - che quantifica i costi di struttura pluriennali di competenza della nuova
produzione con il totale dei costi di struttura che la societ� di fatto sostiene
nell'anno in cui stipula la nuova produzione. Si tratta di una semplificazione al tempo
stesso efficace (perch� consente di partire nelle simulazioni da voci di bilancio certe e
chiaramente individuate) e ragionevole (come si pu� con semplicit� ricostruire
attraverso la sequenza di considerazioni che sono state presentate nel corso del Leasing
Forum), che ha un pregio particolare: quello di consentire di concentrarsi sulle altre due
componenti di costo e che rappresentano - ad avviso dell'Associazione - le due aree su cui
� pi� necessario sviluppare un serio approfondimento.
- Cominciamo dalla prima: il costo del capitale. Questa categoria di costo �
fondamentale. Sia perch� in questi ultimi periodi il ROE si � confermato l'indicatore
chiave di ogni valutazione delle performance aziendali. Sia perch�, quando si discute del
costo marginale di un'operazione, si pu� far finta di ignorare l'impatto dei costi di
struttura ("tanto ce li avrei comunque anche se non la facessi
") o del
costo del rischio ("questo cliente � a rischio di credito zero
"), ma del
costo del capitale non � possibile liberarsi, a meno di non rinunciare a remunerare gli
azionisti nella misura da questi attesa.
- Comunque il fattore di costo su cui il modello ci spinge a concentrare di pi� le
nostre analisi � quello relativo ai rischi. Un corretto caricamento dei dati nel modello
� possibile solo dopo aver analizzato con attenzione e dettaglio la storia dei rischi e
delle relative perdite registrate nel passato, verificandone l'incidenza nelle differenti
categorie operative prese a base dal modello (auto, immobiliare, strumentale e targato) e
soprattutto seguendo nei vari anni l'evoluzione di queste incidenze. Solo cos� si pu�
infatti arrivare finalmente all'immissione nel modello stesso di stime ragionevoli e
condivisibili del costo prospettico del rischio relativo alle nuove stipule che prevedo di
fare quest'anno. Un procedimento relativamente facile a descriversi ed a comprendersi, ma
estremamente laborioso e complesso a realizzarsi e sul quale particolarmente utile potr�
essere in futuro un confronto professionale e trasparente fra i diversi operatori sulle
metodologie utilizzabili.
- A questo punto, l'impostazione del modello � stata sommariamente descritta;
manca solo di precisare che, grazie ad opportuni criteri di attribuzione dei costi di
struttura alle varie categorie di operazioni (suddivise, oltre che per tipologia, anche
per classi di importo), la rispondenza dell'assunto di partenza (la produzione dell'anno
si paga i costi ad essa relativi) andr� poi verificata per ognuna di queste categorie, il
cui livello di dettaglio corrisponde in buona sostanza a quello dei normali listini delle
aziende. In questo modo, ogni azienda potr� - grazie al modello - capire se il prezzo che
sta praticando su quella determinata categoria di operazioni (ad esempio, i leasing auto
da 0 a 50 ML) � adeguato o meno alla copertura dei costi ad essa attribuibili. E le
sorprese non mancano
Torna Su
- LA.S.F., la nostra omologa Associazione francese, ha recentemente
pubblicato il proprio rapporto annuale, dal quale abbiamo tratto ed elaborato i dati
relativi allandamento del leasing in Francia nel corso del 1998. Il settore ha
mostrato una dinamica complessivamente molto positiva, con una crescita significativa
soprattutto il comparto mobiliare, grazie ad una sempre pi� forte diffusione del leasing
operativo. Il quadro complessivo � agevolmente inquadrabile dal prospetto riportato in
tabella 1.
|
Nuova
Produzione Leasing |
Contratti in essere al
31.12.1998 (MLD di Euro) |
|
Valore
in MLD di Euro |
Var.%
98/97 |
N.
Contratti |
Leasing a imprese e professionisti |
|
|
|
|
Mobiliare
|
14,4 |
+18,9 |
608.000 |
23,8 |
|
6,7 |
+16,4 |
220.000 |
11,9 |
- leasing operativo e noleggio a lungo termine
|
7,0 |
+20,9 |
342.400 |
10,8 |
Immobiliare
|
3,1 |
+0,2(1) |
3.200 |
34,3 |
|
2,7 |
+1,3 |
2.700 |
28,1 |
|
0,1 |
-41,4 |
100(2) |
4,0 |
|
0,3 |
+7,9 |
400 |
2,2 |
Leasing ai consumatori LOA |
1,1 |
+17,4 |
73.200 |
1,8 |
TOTALE LEASING |
18,6 |
+41,0(2) |
684.400 |
59,9 |
Fonte: Rapport dActivit� 1998 de lA.S.F.
- Esclusa la variazione relativa alle "Sofergie"
- Stima Assilea
- Nel comparto mobiliare, cresciuto complessivamente del 18,9%, le sole operazioni
di leasing finanziario sono cresciute del 16,4% (11,4% nel primo semestre e 21,0% nel
secondo), registrando il migliore andamento degli ultimi dieci anni ed una crescita
uniforme nei diversi sotto comparti.
- Tuttavia, anche quest'anno � il leasing operativo a fare ancora la parte del
leone: con 5 miliardi di euro per 173.400 operazioni supera, insieme al noleggio a lungo
termine (2 miliardi di euro per 169.000 contratti), sia in valore che in numero contratti
il giro di affari delle operazioni di leasing finanziario registrando una crescita media
del 20,9% (rispettivamente +23,9% per il leasing operativo e +18,2% per il noleggio a
lungo termine). Le migliori dinamiche si sono registrate nel leasing operativo di
autoveicoli e veicoli industriali e commerciali (+27,8%). Le operazioni senza opzione di
acquisto, che dieci anni fa rappresentavano, rispetto al totale delle operazioni di
finanziamento dei beni mobili, solo il 16% della produzione, hanno pertanto conseguito un
progressivo aumento della loro penetrazione nel mercato leasing mobiliare che si �
attestata intorno al 49% nel 1998 (cfr. fig.1).
Fonte: Rapport dActivit� 1998 de lA.S.F.
In termini di consistenze, i contratti di leasing operativo e noleggio a lungo
termine in Francia rappresentavano al 31.12.1998 il 45,4% del totale (cfr. fig.2).
Fonte: Rapport
dActivit� 1998 de lA.S.F.
Molto positivo � stato anche landamento delle LOA ("Location avec
Option dAchat"), una particolare forma di leasing finanziario con una specifica
regolamentazione usata soprattutto nel finanziamento per lacquisto di autoveicoli.
Le operazioni dirette a imprese e professionisti hanno visto un incremento del 22,2% e
alcune innovazioni apportate al prodotto, quali laggiunta di servizi aggiuntivi,
hanno rilanciato visibilmente anche linteresse dei consumatori francesi verso questo
tipo di finanziamento. Anche le operazioni di LOA ai consumatori infatti, dopo un decennio
in cui si era registrata una flessione complessiva dell82%, hanno visto nel 1998 una
crescita del 17,4%.
La crescita complessiva delle operazioni di leasing mobiliare dirette a imprese
e professionisti si � distribuita in maniera uniforme tra le diverse tipologie di beni
finanziati. Il comparto autoveicoli e veicoli industriali e commerciali, con uno stipulato
pari a 6,2 miliardi di euro, � cresciuto del 18,0%; leggermente superiore � stata la
crescita (+19,7%) nel comparto materiali informatici ed elettronici, con un volume di
stipulato pari a 2,7 miliardi di euro, cos� come quella degli altri beni strumentali
(+19,5%) che hanno registrato 5,5 miliardi di euro di stipulato. La composizione dello
stipulato mobiliare per tipologia di bene � rappresentata in fig.3.
Fonte: Rapport
dActivit� 1998 de lA.S.F.
Passando al leasing immobiliare, quest'ultimo seppur in
ripresa rispetto al 1997 (anno in cui aveva registrato una diminuzione del 3,6%) ha avuto
nel 1998 una quasi-stagnazione, con un incremento pari appena allo 0,2% ed un totale di
3,1 miliardi di euro di stipulato. Una leggera crescita (+1,3%) si � registrata con
riferimento alle operazioni di leasing finanziario. Per questo tipo di operazioni si �
visto un incremento del 5,1% nel comparto dei locali industriali, del 3,6% in quello dei
locali commerciali, mentre una diminuzione del 42,0% ha caratterizzato il comparto dei
locali ad uso ufficio. La migliore performance (+40,4%) si � avuta nello stipulato per
altri immobili (cliniche, ospedali, cinema, ecc.). La composizione dello stipulato leasing
finanziario per tipologia di bene finanziato � rappresentata in fig.4.
Fonte: Rapport dActivit� 1998 de
lA.S.F.
Contrariamente a quanto registrato nel comparto mobiliare, il leasing operativo
su immobili ha registrato una diminuzione del 41,4% in termini di stipulato e rappresenta
ormai poco pi� del 10% dei contratti in essere (cfr. fig.5).
Fonte: Rapport dActivit� 1998 de lA.S.F.
Una dinamica positiva � stata infine registrata dalle "Sofergie",
entit� previste dal diritto francese che hanno come finalit� il finanziamento,
attraverso operazioni di leasing finanziario, di operazioni rientranti nelle seguenti
tipologie:
- investimenti per il risparmio energetico
- investimenti degli enti territoriali
- investimenti legati al trasporto o al trattamento dei rifiuti.
Queste operazioni di finanziamento beneficiano di vantaggi fiscali, diversi a
seconda del tipo di finanziamento realizzato nellambito delle tre categorie sopra
elencate. Nel 1998 la crescita del 7,9% degli investimenti delle Sofergie � stata
determinata soprattutto dallincremento degli investimenti legati allambiente
che sono pi� che raddoppiati rispetto allanno precedente; le altre due tipologie di
investimenti agevolati (quelle per il risparmio energetico e degli enti territoriali)
hanno registrato una diminuzione complessiva pari a quasi il 20%.
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- Tutto si potr� dire, ma non che agli uomini leasing faccia difetto la fantasia e
la voglia di innovazione. Un esempio: la nostra BDCR � nata alla fine degli anni ottanta,
quando anche solo immaginarla era gi� innovativo. Basti pensare che l'iniziativa per la
costituzione di una Centrale Rischi Associativa per le operazioni da 60 ML a 150 ML
promossa in questi ultimi mesi dall'Abi sta prendendo corpo a oltre dieci anni di
distanza. Ebbene, tanto per confermare che il settore non ha voglia di perdere questa sua
caratteristica distintiva, c'� un Gruppo di Lavoro in seno alla Commissione Tecnica che
si sta interrogando sull'opportunit� e sulle eventuali modalit� operative per la
realizzazione di una Banca Dati sui beni ex-leasing. In verit�. l'obiettivo prioritario
� intanto quello di far sviluppare e crescere il mercato e la cultura gestionale dei beni
ex-leasing. Non perch� si preveda un aumento del numero di beni "rientrati in
possesso", ma perch� finalmente si � registrata una diffusa - seppur ancora solo
epidermica - consapevolezza che su questa area ci siano ancora molti spazi di possibile
miglioramento dell'efficienza gestionale. Forse questa sensibilit� ha un'altra
motivazione di fondo: l'aspettativa e la germinazione - per ora ancora quasi sotterranea -
per un significativo sviluppo del leasing operativo anche in Italia e conseguentemente la
necessit� di un mercato dei beni ex-leasing pi� trasparente e pi� efficiente.
- Nell'intento di avviare una riflessione "lungimirante" su questo tema,
il Gruppo di lavoro si � posto anzitutto l'obiettivo di analizzare in modo scientifico la
situazione oggi esistente attraverso una specifica indagine campionaria che ha dato
interessanti risultati.
- L87,5% del campione dindagine Assilea, composto da primarie societ�
di leasing (che rappresentano circa il 62,5% del mercato), si affida a societ� esterne
per la gestione dei beni ex leasing. In particolare, la percentuale delle societ� che
affidano sia il recupero, che la custodia e la rivendita delle auto a societ� esterne �
pari al 31,3%. La percentuale scende al 25% per i veicoli industriali e commerciali e al
18,8% per i beni strumentali. Per gli immobili, il 18,8% delle societ� intervistate ne
affida la sola rivendita a societ� specializzate. Il 56,5% del campione, indica comunque
altre soluzioni in alternativa o in sostituzione della completa o parziale gestione in
outsourcing dei beni ex leasing (cfr.fig.1).
Fonte: Indagine Assilea su 16 societ�
di leasing; 1999
- Il 31,3% delle societ� di leasing partecipanti allindagine chiedono una
perizia tecnica per tutti i beni ex leasing. Vengono richieste perizie tecniche
soprattutto per beni immobili e strumentali (il 62,5% delle societ� del campione). Quasi
il 19% richiede perizie tecniche su veicoli industriali e commerciali, mentre
sensibilmente pi� bassa (6,5%) � la percentuale delle societ� di leasing che ne fanno
richiesta per le autovetture (cfr. fig.2).
(*) La somma delle percentuali non � pari a 100 perch� era possibile indicare pi� di
una risposta
Fonte: Indagine Assilea su 16 societ� di leasing; 1999
- Il 56,5% delle societ� del campione riterrebbe opportuna la creazione di una
banca dati associativa nella quale inserire tutti i beni ex leasing in attesa di essere
ricollocati sul mercato. Lesigenza � sentita soprattutto con riferimento ai beni
strumentali (37,5%) ed a quelli immobiliari (12,5%). Pi� bassa quella manifestata per i
veicoli industriali e commerciali (6,5%) e nulla quella per gli autoveicoli (cfr. fig.3).
(*) La somma delle percentuali non � pari a 100 perch� era
possibile indicare pi� di una risposta
Fonte: Indagine Assilea su 16 societ� di leasing; 1999
A conclusione dell'indagine il Gruppo di Lavoro ha trovato due conferme
importanti: la prima � che c'� davvero una crescente consapevolezza fra le Associate
sull'importanza di una corretta gestione del bene in una operazione di leasing; la
seconda, � che il progetto di creare una banca dati sui beni ex-leasing non sarebbe poi
cos� avveniristico come si potrebbe pensare
Torna Su
- A seguito di una interpretazione restrittiva delle normative comunitarie e delle
intese di Basilea, gli operatori leasing con statuto di banca possono applicare la
ponderazione ridotta del 50 % - ai fini del coefficiente di solvibilit� - soltanto agli
immobili "ad uso professionale (locali per uffici o per il commercio)". Una
limitazione con gravi conseguenze sia per la disparit� competitiva che introduce fra i
diversi operatori nazionali, sia per le difficolt� pratiche applicative.
- LAssociazione dopo innumerevoli ma infruttuosi contatti verbali ha chiesto
formalmente di poter "addivenire in tempi brevi al pieno allineamento della normativa
bancaria nazionale in tema di ponderazione del leasing immobiliare alle impostazioni gi�
vigenti da tempo negli altri paesi europei ed a quella stabilita, pochi mesi or sono, per
gli Intermediari Finanziari iscritti all'elenco speciale di cui all'art. 107 del Testo
Unico." Una richiesta che - ci auguriamo - trovi un attento e pronto ascolto da parte
dei responsabili della Vigilanza che hanno sempre dimostrato grande sensibilit� per le
esigenze del mercato.
-
- Torna Su
- E in pista di lancio la nuova Centrale dei Rischi Associativa fortemente
voluta dall'ABI per il monitoraggio delle posizioni di rischio di ammontare unitario
inferiore ai 150 ML e superiore ai 60 ML. Il Comitato Interministeriale per il Credito ed
il Risparmio ha formalmente istituito il nuovo sistema di controllo affidandone alla SIA
la gestione ed alla Banca d'Italia il compito di emanare le istruzioni necessarie per la
realizzazione del servizio. L'assoggettamento obbligatorio al nuovo servizio di tutti i
soggetti gi� oggi obbligati alla partecipazione alla Centrale dei Rischi della Banca
d'Italia ha di fatto consentito di by-passare il problema della privacy e del consenso che
- altrimenti - sarebbe stato indispensabile acquisire dalla clientela per poter effettuare
il trattamento dei dati. Sulle modalit� tecniche di avvio ed adesione al sistema, nonch�
sui relativi costi, l'Assilea sta partecipando ai lavori preparatori diretti dall'ABI e
provveder� a riferire appena possibile (la delibera del CICR non � ancora stata
formalmente pubblicata e le istruzioni della Banca d'Italia non ancora emanate) a tutte le
Associate.
- Ad una prima valutazione di massima, non pu� tuttavia sottacersi che
l'iniziativa - senz'altro lodevole e condivisibile in linea di principio - ha suscitato
nelle modalit� attuative qualche perplessit� di natura tecnica, in quanto al fine di
conoscere l'esposizione complessiva sul sistema di un determinato cliente sar� necessario
interrogare entrambe le banche dati (CRA e Centrale Rischi Banca d'Italia) e consolidare
le informazioni cos� desumibili. Spesso infatti, lo stesso cliente sar� censito sia
sulla Centrale dei Rischi Banca d'Italia (da quegli Intermediari creditizi e finanziari
esposti per un ammontare individuale unitario superiore a 150 ML), sia sulla CRA (da altri
Intermediari esposti per un ammontare individuale unitario compreso fra 60 e 150 ML):
ovviamente a meno che non ci si trovi di fronte ad un cliente in sofferenza, perch� in
questo caso la posizione continuer� ad essere censita in via unilaterale dalla Centrale
Rischi della Banca d'Italia
-
- Torna Su
- Il grande "piccolo insetto" di questo fine millennio avanza con grandi
balzi, secondo un copione che, con i dovuti restiling estetici e tecnologici, non si
discosta poi molto dai drammi epocali temuti nel medioevo. Nei prossimi mesi, � facile
prevederlo, i media si scateneranno in una campagna quasi terroristica sul tema che, dopo
il1� gennaio potrebbe poi fare la fine dell'Euro, del quale sembra si siano tutti ormai
gi� dimenticati. Anche noi da tempo (cfr. il numero di febbraio del 1998) senza
allarmismi o inutili agitazioni (non a caso la tradizione del ballo di San Vito affonda le
proprie origini in epoche e contesti affini), stiamo cercando di sviluppare una prudente
sensibilizzazione delle Associate seguendo in particolare con grande attenzione le
risultanze man mano emerse dal monitoraggio sistemico portato avanti con meticolosa
professionalit� da parte della Banca d'Italia. In queste ore, stiamo lavorando
all'organizzazione di un incontro di Leasing Forum, presumibilmente verso fine settembre-
inizi di ottobre, nel corso del quale fare insieme a tutte le Associate il punto sulla
situazione e sugli ultimi sforzi da realizzare.
Torna Su
- Sono passati ormai quattro mesi, da quando Assilea ha lanciato il nuovo servizio
della Rassegna stampa "leasing". Nella convinzione che i numeri siano sempre
l'indicatore pi� efficace dell'utilit� o meno di un qualunque tipo di attivit�, abbiamo
fatto la conta di quanti "ritagli-leasing" sono stati pubblicati sul nostro
sito, nonch� un censimento delle relative testate. E dopo una rapida occhiata al
contatore del sito (che presto raggiunger� quota 10.000 accessi), ci sembra che i numeri
confermino ampiamente la bont� e il gradimento dell'innovazione cos� introdotta.
-
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- Il Sole 24h, La Stampa, Repubblica, Italia Oggi, Il Giornale di Brescia, Il
Giorno, Il Giornale della Banca, MF, Eco di Bergamo, Il Giornale, Brescia Oggi, Il Mondo,
Borsa e Finanza, PC Interactive, Affari e Finanza, Nuovo G.di Bergamo, Eco di Bergamo,
Milano Finanza, Specchio Ecomomico
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Cambio di cariche
- Il nuovo Amministratore Delegato della Cooperleasing dal 5 luglio � Roberto
Barbone.
- Il Consiglio di Amministrazione della Banca per il Leasing Italease ha un
nuovo Presidente: � Fausto Battini, mentre rimane Presidente Onorario Annibale Caccia
Dominioni.
- Nel confermare Nicol� Melzi nella carica di Direttore Generale, il Consiglio
dell'Italease ha inoltre nominato quale Vice Direttore Generale Gianerminio Cantalupi.
- Massimo Panzali, Presidente della Commissione Leasing Agevolato e da sempre amico
e sostenitore della nostra Associazione, � stato nominato responsabile del Servizio
Amministrazione, Partecipazioni e Affari Generali della Banca Nazionale del Lavoro.
Trasferimento sede
- Dal 27 settembre la nuova sede dellAustria Finanza S.p.A. � in via S.
Lazzaro, 32 31100 Treviso.
- Il nuovo numero di telefono � 0422/337411; il numero di fax 0422/337437.
Nuove cariche in Assifact
- In occasione dellassemblea annuale di Assifact sono stati nominati gli
Organi associativi per il triennio 1999/2000.
- Il Presidente � Giorgio Burchi e Vicepresidenti Franco Rosso e Giacomo
Salvemini.
- Confermate le cariche per Roberto Ruozzi, Presidente Onorario e Alessandro
Carretta, Segretario Generale.
-
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Serie Leasing Agevolato
n. 35 del 1� giugno L.517. Chiarimenti sulla chiusura delloperativit�
n. 36 del 1� giugno L.488/92. Raccolta dei quesiti esaminati dal Comitato
Tecnico Consultivo
n. 37 del 9 giugno Art. 11 L.27 dicembre 1997, n.449. sospensione dei termini per
la presentazione delle richieste di accesso ai benefici fiscali per i settori del
commercio e turismo
n. 38 dell11 giugno Tassi leasing agevolato del Mediocredito Centrale
mese luglio 1999
n. 39 dell11 giugno L.488/92. Quesiti della XXV riunione del Comitato
Tecnico Consultivo
n. 40 dell11 giugno L.488/92. Aggiornamento elenco Istituti Collaboratori
n. 41 del 16 giugno L. 488/92. Bando straordinario per iniziative cofinanziabili
con le risorse dellU.E. per le Regioni Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Marche e
Umbria
n. 42 del 17 giugno Artigiancassa tasso applicabile alle operazioni di
leasing agevolato nei mesi di luglio e agosto 1999
n. 43 del 21 giugno L.517. Concessione del contributo sostitutivo previsto
dallart. 26, comma 1, della legge 7 agosto 1997, n.266. Ulteriori precisazioni e
disposizioni
n. 44 del 26 luglio Tassi leasing agevolato del Mediocredito Centrale mese
agosto 1999
n. 45 del 26 luglio L.488/92. Aggiornamento elenco Istituti Collaboratori
n. 46 del 27 luglio Artigiancassa tasso applicabile alle operazioni di
leasing agevolato nel mese di settembre 1999
n. 47 del 30 agosto Tassi leasing agevolato del Mediocredito Centrale mese
settembre 1999
n. 48 del 30 agosto Artigiancassa tasso applicabile alle operazioni di
leasing agevolato nel mese di ottobre 1999
n. 49 del 30 agosto L.488/92 Quesiti della XXVI riunione del Comitato
Tecnico Consultivo
Serie Leasing Auto
n. 7 del 28 giugno Statistica mensile "frodi auto"
n. 8 del 28 luglio Statistica mensile "frodi auto"
n. 9 del 5 agosto Leasing di autoveicoli Prevenzione delle frodi:
previsione del divieto di esportazione allestero
Serie BDCR
n. 6 del 7 luglio Progetto di "Modifiche alla BDCR" trasmissione
del programma "Diagnostico" e della documentazione tecnica aggiornata
Serie Fiscale
n. 6 del 5 luglio Trattamento IVA delladdebito dellimporto
dellICI nei confronti dellutilizzatore e problematiche connesse
Serie Informativa
n. 2 dell8 luglio Rapporto Annuale Leaseurope
n. 3 del 23 luglio Convegno Leaseurope a Parigi del 10 12 ottobre 1999
Serie Legale
n. 4 del 19 luglio Contratto di sale and lease-back
n. 5 del 27 luglio Requisiti di professionalit� ed aonorabilit� degli esponenti
aziendali e requisiti di onorabilit� dei partecipanti al capitale degli intermediari
finanziari
Serie Tecnica
n. 11 dell8 giugno Benchmarking sugli oneri accessori
n. 12 del 1� luglio Usura tassi soglia vigenti a partire dal 1� luglio
1999
n. 13 del 2 agosto coefficiente di ponderazione del leasing immobiliare
Vigilanza Banche
Serie Leasing Forum
n. 6 del 1� giugno Corsi di formazione Assilea Bocconi 1999.
Lettera Circolare
n. 5 del 2 giugno Bilanci 1998 societ� leasing su CD ROM.
Torna Su
3 giugno Gruppo di lavoro BDCR "Centrale Rischi
Associativa ABI" Roma Definizione aspetti tecnici CRA
3 giugno Gruppo di lavoro Commissione Fiscale "Fiscalit� leasing alla
clientela" Roma Proseguimento dellesame della disciplina
fiscale del leasing con riguardo alla clientela.
9 giugno Gruppo di lavoro Commissione Legale "Leasing al consumo"
Milano Disamina delle problematiche connesse allestensione del
prodotto leasing agli utilizzatori persone fisiche che intervengono in qualit� di
consumatori.
10 giugno Gruppo di lavoro Commissione Tecnica "Banche Dati beni ex
leasing" Milano Approfondimento del progetto di realizzazione della
Banca Dati beni ex leasing.
15 giugno Gruppo di lavoro Commissione Immobiliare "Direttiva Cantieri"
Roma Disamina clausola da inserire nei contratti di leasing e di appalto al
fine di tutelare la societ� dai costi aggiuntiva o dagli adempimenti derivanti dalla
normativa in materia di sicurezza.
16 giugno Associate Progetto Modifiche BDCR - Roma Verifica avvio
in operativo delle modifiche BDCR e discussione eventuali problematiche.
17 giugno Associate Progetto Modifiche BDCR - Milano Verifica avvio
in operativo delle modifiche BDCR e discussione eventuali problematiche.
22 giugno Commissione Fiscale Roma Resoconto attivit� svolte.
30 giugno Gruppo di lavoro Commissione Tecnica "Ispettorato leasing"
Roma Proseguimento esame del Manuale di preparazione alla visita ispettiva.
15 luglio Gruppo di lavoro Commissione Fiscale "Leasing operativo"
Roma Ricostruzione del contesto di riferimento della vigente disciplina
tributaria applicabile alle operazioni di leasing operativo
23 luglio Commissione Auto Roma Resoconto attivit� svolte;
pianificazione attivit� future
Torna Su
Procedura seguita in caso di risoluzione del contratto di leasing
per inadempimento del locatario.
Dichiarazione ICI Soggetti obbligati alla comunicazione del frazionamento di
unimmobile di propriet� della societ� di locazione finanziaria avvenuto nel corso
del 1998
Rateizzazione della plusvalenza derivante: dalla vendita di un bene riveniente da
locazione finanziaria; da un riscatto anticipato; dalla rilocazione di un bene ad un
valore superiore a quello netto contabile
Opponibilit� del preliminare di vendita trascritto alle successive trascrizioni dei
pignoramenti o sequestri da parte dei creditori del promittente venditore
Leasing di autoveicoli: natura giuridica della clausole che prevede il rimborso
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